A seconda del grado di autosufficienza, tenere l’Anziano a casa non è sempre così facile.
L’Anziano, che si rende conto del proprio stato di salute, comincia a vivere in maniera angosciante la propria precarietà fisica entrando in uno stato costante di continua allerta anche a quelli che sono i segnali più innocui.
Questo si trasforma in una continua e sempre più assidua richiesta di vicinanza che mette a dura prova la nostra libertà perché spesso bisogna rientrare prima del previsto, siamo costretti a rientrare in tutta fretta da una cena o lasciare improvvisamente il nostro lavoro a seguito della chiamata del nostro Anziano genitore che lamenta un malessere che il più delle volte si rivelerà per fortuna un falso allarme.
Questo continuo stato d’allerta avvolte diventa cosi’ pressante che ci si trova costretti a chiedere aiuto ad una struttura per Anziani che spesso ci si trova costretti a trovare una casa di riposo per il nostro amato genitore
Ma vediamo assieme i normali parametri vitali e quali sono i sintomi più comuni realmente preoccupanti.
Insorgenze di: Infarto, ictus o attacchi ischemici anche transitori (TIA) e scompensi cardiaci in genere, sono sempre accompagnati da forti sbalzi di pressione.
                                                                 

                                                              I parametri vitali
I parametri vitali esprimono le condizioni generali di salute della persona e sono:
1. Funzione respiratoria
2. Pressione arteriosa
3. Frequenza cardiaca
4. Temperatura corporea
                                                         

                                                                     Il respiro
Il respiro è la capacità di immettere ed espellere aria dai polmoni processo mediante il quale gli organismi si procurano ossigeno ed espellono anidride carbonica, la funzione del respiro è quella di alle cellule l’ossigeno necessario alla vita.
La frequenza respiratoria è il numero degli atti respiratori che l’individuo compie nell’arco di un minuto.
La frequenza respiratoria in un adulto sano è di 16-20 atti al minuto definito eupnoico.
Bradipnea: 10-12 atti respiratori minuto
Tachipnea superiore ai 20 atti minuto.
L’anziano non deve accorgersi che state misurando il respiro perché questo potrebbe alterare la profondità o frequenza, potreste ad esempio misurare dopo aver controllato i valori pressori continuate a tenere il polso come a controllo della frequenza cardiaca guardando i movimenti inspiratori del torace contandoli per un minuto.

                                                           PRESSIONE ARTERIOSA
E’ sempre bene avere in casa uno sfigmomanometro cioè un misuratore di pressione anche se elettronico va benissimo, potrete cosi controllare all’occorrenza i valori pressori, massima cioè sistolica e minima cioè diastolica.
La pressione sistolica è la pressione che si crea nelle arterie al momento in cui il sangue viene espulso dal cuore.
La pressione diastolica è la pressione presente nel circolo arterioso durante la fase di rilassamento del muscolo cardiaco

PRESSIONE OTTIMALE

– PRESSIONE SISTOLICA O MASSIMA <120
– PRESSIONE DIASTOLICA O MINIMA <80

PRESSIONE NORMALE

– PRESSIONE SISTOLICA O MASSIMA NORMALE 120-129
– PRESSIONE DIASTOLICA O MINIMA NORMALE 80-84

PRESSIONE NORMALE-ELEVATA

– PRESSIONE SISTOLICA O MASSIMA NORMALE-ELEVATO 130-139
– PRESSIONE DIASTOLICA O MINIMA NORMALE-ELEVATO 85-89

IPERTENSIONE DI GRADO 1-LIEVE

– PRESSIONE SISTOLICA O MASSIMA 140-159
– PRESSIONE DIASTOLICA O MINIMA 90-95

IPERTENSIONE DI GRADO 2-MODERATA

– PRESSIONE SISTOLICA O MASSIMA 160-179

PRESSIONE NORMALE

– PRESSIONE SISTOLICA O MASSIMA NORMALE 120-129
– PRESSIONE DIASTOLICA O MINIMA NORMALE 80-84

PRESSIONE NORMALE-ELEVATA

– PRESSIONE SISTOLICA O MASSIMA NORMALE-ELEVATO 130-139
– PRESSIONE DIASTOLICA O MINIMA NORMALE-ELEVATO 85-89

IPERTENSIONE DI GRADO 1-LIEVE

– PRESSIONE SISTOLICA O MASSIMA 140-159
– PRESSIONE DIASTOLICA O MINIMA 90-95

IPERTENSIONE DI GRADO 2-MODERATA

– PRESSIONE SISTOLICA O MASSIMA 160-179
– PRESSIONE DIASTOLICA O MINIMA 100-109

IPERTENSIONE DI GRADO 3-GRAVE

– PRESSIONE SISTOLICA O MASSIMA > 180
– PRESSIONE DIASTOLICA O MINIMA > 110

IPERTENSIONE SISTOLICA ISOLATA

– PRESSIONE SISTOLICA O MASSIMA > 140
– PRESSIONE DIASTOLICA O MINIMA < 90

 

Il misuratore di pressione elettronico vi darà anche la frequenza cardiaca che è il numero di battiti che il cuore compie per minuto e varia a seconda dell’età
                                     

                                                      FREQUENZA CARDIACA
– da 80 a 180 bpm per i neonati;
– da 80 a 100 bpm per i bambini;
– da 70 a 120 bpm per gli adolescenti;
– da 60 a 90 bpm per gli adulti (con una minima differenza tra l’uomo e la donna),
Ricordate che la frequenza cardiaca cosi come la pressione va sempre misurata a riposo, esistono poi condizioni patologiche che aumentano o diminuiscono la frequenza dei battiti del cuore con conseguenze più o meno gravi.
La bradicardia, avvolte negli anziani potrebbe essere fisiologico, avendo una frequenza cardiaca a riposo inferiore ai 50 battiti senza che questo causi disagi.
La bradicardia grave è pericolosa quando la frequenza dei battiti cardiaci scende sotto i 35 battiti insorge rapidamente e può richiedere un trattamento d’urgenza. Nei casi cronici poi la soluzione potrebbe essere l’impianto del pacemaker
La tachicardia nell’adulto viene definita tale quando la frequenza cardiaca supera i 90 battiti minuto, potrebbe insorgere fisiologicamente a seguito di disturbi gastrointestinali, stress, sforzi fisici, consumo eccessivo di caffe. Ma si potrebbe rivelare campanello d’allarme di altre patologie come arteriosclerosi o insufficienza coronarica.

                                                           Temperatura corporea
TEMPERATURA CORPOREA NORMALE: 36/37°C
TEMPERATURA CORPOREA INTERNA: +0,5°C
IPOTERMIA: SOTTO I 35°C
IPERTERMIA: DAI 37,8 IN SU
Segni di ipotermia: cute fredda, pallore, brividi, diminuzione del polso, diminuzione del respiro.
Segni di ipertermia: cute arrossata, disidratazione, calore al tatto, aumento della frequenza respiratoria e cardiaca, senso di malessere.
MA VEDIAMO ADESSO I POSSIBILI SEGNALI D’ALLARME E COSA TENERE SOTTO CONTROLLO NE GIA’ FRAGILE EQUILIBRIO NELLA SALUTE DELL’ANZIANO CHE NON VIVE IN

CASA DI RIPOSO ANZIO

                                                              il vomito

Il vomito poi se associato a valori pressori troppo alti bisogna intervenire con urgenza.
Il vomito è il materiale proveniente dallo stomaco espulso dalla bocca.
Esso può esser provocato da
Cause locali: Ingestione esagerata di alimenti o cibi avariati.
Cause psicologiche: Stress, ansia o depressione.
Cause celebrali: Aumento della pressione cranica con possibili dolori per stimolazione del nervo vago.
Non preoccupante nel caso in cui esso sia di tipo alimentare, cioè materiale gastrico e cibo parzialmente digerito o salivare.
Situazioni preoccupanti invece quando:
Vomito caffeano, perché scuro come il caffè trattasi di sangue digerito sintomo di possibile emorragia nella mucosa intestinale trattasi di situazione grave.
Vomito ematico, perché presenta sangue rosso avvolte misto a coaguli situazione molto grave rischio per la vita.
Vomito fecaloide, di colore giallo-marrone di provenienza intestinale, molto preoccupante, segno di possibile fecaloma, occlusione o patologie intestinali.
Nel caso in cui troviate l’Anziano vomitare, prendete rapidamente un recipiente, e sostenete la testa se privo di coscienza mettetelo di fianco per evitare che soffochi respirando il vomito.
Le feci
Se il vostro genitore vive con voi, cercate di fare in modo che possiate monitorare con attenzione la regolare espulsione delle feci, negli Anziani la stitichezza è un fattore molto comune, cercate di aiutarli con tesane elisir olii o sciroppi contro la stitichezza, ma se il problema persiste per più di tre giorni al quarto aiutateli con un clistere, soluzione odiatissima ma estremamente efficace. Detto questo è sempre bene sapere che anche in una regolare espulsione è sempre meglio controllare le feci, che sono sempre un chiaro indicatore dello stato di salute.
La normale quantità di feci giornaliera è di 125-300 gr. Attività molto frequenti o molto scarse vanno segnalate.
La colorazione giusta delle feci, tendono al marrone chiaro
Feci marrone scuro, segnalare subito, probabile presenza di sangue digerito solitamente sintomo di emorragia gastrointestinale se il sangue è vivo emorragia del tratto intestinale.
Feci molto scure molto odorose, probabile segno di sangue non digerito.
Feci con presenza mucosa, la presenza di muco nelle feci generalmente non è una condizione allarmante, tuttavia è bene parlarne con il medico di base, con molta probabilità si tratta di un’infezione batterica dell’apparato gastrointestinale o in genere malattie dell’apparato digerente.
Feci con striature, segnalano la presenza di grassi non digeriti
Feci colore bianco o creta, con urina molto scura, sono sintomo di ostruzioni biliari, possibili problematiche a fegato o pancreas.
La diarrea
spesso si sottovaluta la sintomatologia, a prescindere da quelle che potrebbero essere cause e rimedi, il protrarsi della condizione patologica potrebbe portare alla disidratazione e a gravi problemi cardiaci.
Anche l’urina è bene tenere sotto controllo, la giusta quantità giornaliera è 1-2 litri per 5-6 minzioni al giorno di colore giallo paglierino.
Un urina di un colore giallo scuro-marrone o troppo concentrata segnala uno stato di disidratazione o patologie biliari.
Un urina rossa, detta ematuria segnala presenza di sangue possibile infezione o Traumi dell’apparato urinario.
Spesso negli Anziani si crea un ispessimento della mucosa vaginale, può presentare secchezza e questo causa perdite di sangue dalla vagina.
Il sudore
Diamo adesso uno sguardo al sintomo della sudorazione metodo naturale che il nostro corpo usa per regolare la temperatura corporea che normalmente è di 35°-36°, espellere le tossine e mantenere il giusto equilibrio idrico.
Il sudore, normale ha un aspetto caldo e perlato, quando invece ci troviamo davanti al cosiddetto sudore algido che si presenta freddo e a gocce piccole è indice di gravi problemi di salute potrebbe esser presagio di imminente collasso, shock cardiocircolatorio o coma iperglicemico.
La glicemia
Di seguito troveremo invece valori glicemici riscontrabili in soggetti normali:
60-70 MG/DL a digiuno
139-150 MG/DL 2 ore dopo i pasti
Come conservare insulina
La penna insulinica va conservata in frigo, una volta aperta invece in un luogo aciutto e non esposta ai raggi del sole. E’consigliabile attaccare un nastro di carta su cui scrivere la data di primo utilizzo che determinerà lo scadere dll’insulina trascorsi i trenta giorni, prima dell’iniezione espellere 2 unità per evitare cosi bolle d’aria e quando si inietta contare fino a 10 prima di estrarre l’ago.
Al soggetto diabetico è consigliabile fare 5 pasti al giorno
Colazione
Colazione mezza mattina
Pranzo
Merenda
Cena
Maggiormente in soggetti diabetici, ma regola che vale per tutti, fondamentale elisir di lunga vita è il movimento, fattore essenziale per il benessere fisico, una leggera ma costante attività fisica mantiene il corpo in salute infatti favorisce tutti gli apparati: respiratorio, cardiocircolatorio, scheletrico e muscolare.
Quando il grado di autosufficienza del vostro genitore diviene difficile da gestire a casa chiedere aiuto non è mai sbagliato,scegliete casa di riposo i pini e vedrete che tutto andrà per il meglio.